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mercoledì 12 maggio 2010

I pupi i pupari e le marionette di Sicilia

I PUPI SICILIANI e la loro storia

Il termine Paladino, dall’aggettivo latino palatinus (del palazzo), descrive ciascuno dei 12 Pari al servizio nell’esercito di Carlo Magno, essi ricoprivano le cariche più alte dell’ordine militare e costituivano una sorta di guardia d’onore dell’Imperatore. I Paladini o Pari erano scelti personalmente da Carlo Magno e obbedivano solo al re Vi sono pareri discordanti circa i nomi dei 12 Pari, per alcuni testi essi erano: Orlando - Olivieri - Berengario - Ottone - Gerino - Ivo - Avorio - Genieri - Ansegi - Sansone - Gerardo - Engelieri.


Secondo la Chanson de Roland erano invece: Orlando - Oliviero - Turpino - Oggieri il danese - Riccardo il vecchio - il nipote Enrico - Accellino di Guascogna - Tebaldo di Reims - il cugino Milone - Geriero - Gerino - Gano.

Pupi dal latino pupus, che significa bambinello sono le caratteristiche marionette armate del teatro epico popolare
I pupi sono espressione di quello spirito epico, eroico e cavalleresco, che dalla
Chanson de geste medievale ai grandi poemi del Boiardo e dell’Ariosto, a tutta una tradizione letteraria, musicale, figurativa.

I pupi esprimono la volontà di continuare a battersi in quella che è stata definita “la più invisibile delle guerre invisibili” che, con i nostri ideali, sosteniamo dentro di noi più che fuori.

Il pupo è animato dall'alto, per muovere la testa e il braccio destro due aste di metallo. I pupi portano in scena l'epica Chanson de Roland e ai romanzi dell'epopea cavalleresca.

Le tematiche trattate sono quelle delle Chansons de Geste che provengono dal ciclo Carolingio cioè dalla morte di Pipino il Breve a qualle dell'imperatore Carlo Magno.

All'inizio del secolo, operavano numerosi teatri che mettevano in scena diverse storie.
Ogni "storia" veniva narrata con cicli rappresentativi che potevano prolungarsi, serata dopo serata.

Ogni singola rappresentazione veniva preannunciata da un "cartellone" con la scena principale della serata e con una sintetica descrizione del programma. Il commento musicale, quando c'era, era affidato a musicanti di mestiere che, su indicazione estemporanea del "parlatore", eseguivano brani in voga, veloci o lenti, a seconda dell'azione scenica.
Il pubblico seguiva gli spettacoli e prendeva a cuore le le sorti dei personaggi a loro preferiti.

per proseguire ...> http://www.photosikelia.it/pupi_e_marionette.html

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